Turislucca

Turismo e solidarietà per le vittime delle calamità naturali.

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Come si può parlare di turismo, parola che evoca tempo libero, voglia di conoscere, spensieratezza ed allegria, quando avviene una tragedia come il teremoto che si è verificato due gioni fa in Abruzzo ? Lo si può fare ad esempio quando si pensa alla categoria come quella delle guide turistiche che facendo parte del comparto turistico, sta entrando in contatto con i colleghi dell’Abruzzo dando un sostegno concreto. Ciò verrà fatto fornendo sia di primo aiuto finanziario per le esigenze immediate, sia in previsione di una ricostruzione del patrimonio culturale e della immagine dell’accoglienza turistica che in questo momento è a zero. Noi guide turistiche italiane pensiamo infatti alle famiglie dei nostri colleghi abruzzesi che per molto tempo non potranno più svolgere la loro attività a causa anche dell’immagine di paura e di devastazione che è apparsa sugli schermi di tutto il mondo in...

Le Mura di Lucca

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Non so neanche come cominciare a descrivere le “mie mura”. E si, perchè ogni lucchese ha un rapporto speciale ed intimo verso questo incredibile monumento col quale devi fare i conti tutte le volte che entri o pensi a Lucca. Le mura sono una struttura difensiva lunga più di quattro chilometri con terrapieno largo 30 metri di base dotato di una “incamiciatura” in laterizio con undici baluardi forniti di cannoniere. Costruite in più di 150 anni con enorme spesa pubblica dall’antica repubblica lucchese negli anni a cavallo fra il XVI e XVII secolo, non sono mai servite al loro scopo: la guerra. Una cattedrale nel deserto paragonabile all’avamposto di Buzzatiana memoria “Il deserto dei tartari” dove il nemico non arrivò mai. Inutile quindi nella concezione di una mentalità bellica, ma insostituibile per le generazioni successive come polmone, limite di paragone, incredibile giardino pensile, parco giochi, area...

La falconeria a Lucca

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Se c’è una cosa che mi fa star male, è vedere maltrattare oltre le persone ovviamente , gli animali. Tuttavia comprendo quanto sia insito nella natura umana quell’istinto che chiamiamo caccia. Oggi praticata come sport e un tempo invece considerata una vera e propria arte neccessaria a procacciarsi proteine e calorie. Sino all’avvento delle armi da fuoco anche nelle campagne lucchesi i metodi di caccia erano legati alle trappole e alle armi da lancio o da taglio. I nobili signori medioevali,  a Lucca come nel resto d’Europa, si distinguevano nel praticare la caccia con il falcone. Una caccia per pochi di alto rango e di difficile esecuzione. Non si trattava infatti di esprimere doti di forza fisica o di abilità nella precisione del lancio di freccie, piuttosto quella di creare un particolare affiatamento fra il falco ed il falconiere con ore e ore di addestramento.  Il più...

Lucca in bicicletta.

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Cosa sarebbe Lucca senza le biciclette ? Forse, più o meno, come Venezia senza le gondole. Chiunque passi il perimetro dei quattro chilometri delle mura alberate che circondano il centro storico non si rilassi troppo non vedendo alcun caos generato dalle automobili. E’ vero, il centro di Lucca è un enorme isola priva di auto, ma se per caso ci si mette a camminare d’istinto al centro della strada, non passa un minuto senza vedere una bici sfrecciare a lato o un vecchietto arzillo che comincia a scampanellare. I lucchesi sono pazienti e gentili (per due secondi!) ma se non si vogliono imparare al volo coloriti modi dire locali, è meglio scansarsi alla svelta. Che paradosso per la città dove è stato inventato il motore a scoppio! Meglio così; un pò di motvimento fa bene a tutti. I noleggi cicli ormai non mancano. Da quando noi della Turislucca fummo i...

Non c’è futuro senza storia

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Il titolo di queste poche righe che vado a scrivere, è una citazione non mia e già da tempo consolidata, sopratutto nel campo culturale in Italia. Tuttavia non guasta ricordarla soprattutto quando si assiste a scempi urbanistici a discapito delle città d’arte o ancor di più di paesaggi agrari o naturalistici di inestimabile valore per la collettività. Devo dire però che fortunatamente vi sono delle eccezioni a pareggiare la bilancia di quanto avevo scritto nel sarcastico articolo “La Lucca del futuro”. Mi riferisco al notevole sforzo fatto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la quale, con lungimiranza, ha dotato la città di Lucca non solo di un importante istituzione  quale l’università di alti studi IMT, ma per questa e per la città ha restaurato con coraggio e capacità molte strutture un tempo legate al clero: Il complesso del monastero di...

Turismo verde. Una proposta per una opportunità.

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Credo che le guide turistiche, non solo della lucchesia ma della Toscana intera, non possano che essere contente di tutto il vociare che si sta facendo a proposito del dibattito sul turismo verde e alle realtive esposizioni lucchesi del giardinaggio (murabilia) e del capannorese con la festa della camelia.Credo anzi che bisognerebbe “rilanciare la posta sul tavolo”, chiedendo alle amministarzioni locali due cose. La prima è di creare una seria e chiara cartellonistica permanente uniforme in tutta la Toscana, che indichi itinerari verdi che nel nostro caso abbraccino vaste aree della piana, della Versilia, della media valle e Garfagnana e, quando possibile, le uniscano. Penso in questo caso al bellissimo e aimè trascurato sentiero lungo l’acquedotto del Nottolini, all’itinerario dei ponti della media valle e Garfagnana, alla via Francigena, al più grande lago toscano quello di Massaciuccoli, ai tre parchi naturali...

Un pomeriggio con Lia e la storia

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Un grigio e uggioso pomeriggio di pioggia invernale. Nessuna notizia frizzante su facebook. Nessun turista all’orizzonte. I quadri di pompeo Batoni che sonnecchiando nel palazzo pubblico si coprono di polvere. In pratica niente di nuovo sul fronte “nord occidentale”. Squilla il telefono e la voce di Lia, una mia collega della Turislucca, mi dice: “Vuoi venire con me a palazzo Tucci, in centro, a vedere come è fatto. Ho l’appuntamento con la padrona fra venti minuti ?”. “Why not ?”; penso io. ” Ci vediamo lì di fronte al portone”. Palazzo Tucci è uno dei tanti bei palazzi del centro storico. Uno di quelli che vedi da fuori per la sua imponenza o eleganza e che la curiosità ti fa pensare: “Caspita che bello. Chissà come è dentro!” Edificato dalla nobiltà oligarchica della repubblica di Lucca e rinnovato nel tardo settecento...

Mattinata pisana

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Una bella giornata di sole primaverile. Parcheggio la mia auto nell’ampio piazzale dove decine di bus turistici sono obbligati a fermarsi per vomitare fuori turisti di ogni razza e idioma. Siamo a Pisa, o meglio nel parcheggio scambiatore alla periferia nord di Pisa. Il cupolone del battistero e la torre pendente emergono dai casermoni a poco meno di un chilometro. Devo dire che sono ben disposto a dispensare sapienza di guida turistica ad uno dei numerosi gruppi di studenti che vengono ad ammirare una delle più incredibili piazze del mondo ( ma in fondo, come tutti, hanno in mente solo una torre mal costruita ). I simpatici addetti alla riscossione della “gabella comunale ” per l’accesso dei bus turistici (il termine moderno è check point euro 60) sorridono e si muovono scattanti verso i bus multicolori che arrivano uno...

Una storia romantica. Lucca e Firenze

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Dopo i festeggiamenti pisani, certamente apprezzati, il re di Danimarca aveva però un chiodo fisso: Lucca e la bella Maddalena. E tanto fece e tanto chiese che finalmente potè partire per rivedere la città e i luoghi che anni prima lo videro un giovane principe a caccia di avventure galanti.Giunto a Lucca fu ancora una volta ospitato in casa Mansi a San Pellegrino.La Republica lucchese questa volta lo volle onorare con un quadro dipinto dal locale artista Domenico Lombardi (visibile in alto) detto il diecimino che ancora si trova alla base della scala interna del palazzo. Le accoglienza anche questa volta furono diplomaticamente calorose (in alto gli anziani lucchesi che escono in corteo dal palazzo pubblico), ma credo che tutta l’atmosfera si sia raffreddata notevolmente quando il sovrano certamente chiese notizie della giovane Maddalena. Con gentile garbo gli fu...

Una storia romantica. Pisa.

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Non passarono molti anni dal suo viaggio in Italia, ed il principe Federico, alla morte del padre Cristiano V, divenne re. Subito volle mettere in pratica ciò che aveva visto ed apprezzato durante il suo soggiorno mediterraneo. Costruì nuovi palazzi nello stile italiano e francese, intraprese riforme volte a umanizzare le condizioni dei più poveri e costruì teatri per lo spettacolo e la musica. Il ricordo di Maddalena era sempre vivo, nonostante si fosse sposato con Luisa di Meclemburgo. Forse quei nuovi palazzi con i giardini e la musica che ascoltava nel nuovo teatro gli ricordavano quei momenti di felicità trascorsi tempo addietro nella piccola repubblica toscana. Il sovrano decise allora di inviare alla sua amata un medaglione con una miniatura che lo raffigurasse come re e forse (chi può dirlo) come futuro sposo. Non ci si deve stupire...