Ti porto all’orto. Gli orti urbani di Lucca. Una storia antica a chilometri… sotto zero
Alcuni anni fa scrissi un testo di fantasia pensando a cosa i nostri anni avrebbero lasciato in eredità a Lucca e ai miei colleghi futuri, le guide degli anni tremila. Fantasticando, pensai all’uso di una mia personalissima macchina del tempo grazie alla quale potevo vedere un collega illustrare l’attuale periferia lucchese e le rovine dei numerosi supermercati multi marca – Esselunga, Coop, Lidl, Carrefour, Dolif , Pam, ecc.- che attualmente “stringono d’assedio” la periferia ed in alcuni casi sono già penetrati con piccoli punti vendita nel centro storico. Che eredità lasceremo? Credo un’eredità pesante di un epoca che si è quasi adagiata comodamente sul consumo di massa. Altro che anfiteatri, mura e arte romanica! In quei luoghi – i “non luoghi” come li definisce l’antropologo Marc Augé – , si svolge il rito quotidiano, impersonale, ripetitivo e ben organizzato...