Turislucca

Gli eredi toscani del genio di Leonardo da Vinci

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Chi avesse una giornata primaverile  da spendere per gustare un pò di Toscana fra colline e uliveti non si dimentichi di Vinci, culla del famoso Leonardo. Pensando alla grandezza dell’uomo, fa contrasto la semplicità e la dimensione del piccolo borgo che ha come fulcro il castello medioevale dei conti Guidi. Va da se che tutto qui parla di Leonardo, anche se in verità, egli ci visse poco e solo nella prima fanciullezza. Una visita al museo leonardesco che si trova nel castello è d’obbligo e risulta, per gli appassionati di storia delle scienze maccaniche, molto interessante. Le riproduzioni delle macchine teorizzate dal Da Vinci per i più disparati usi, sono accuratamente esposte e le spiegazioni relative rivelano effettivamente quanto fosse già chiaro nella mente dell’uomo rinascimentale molto di quanto oggi esiste e funziona nei nostri convulsi tempi moderni. Leonardo però ha, in un...

19 Aprile Lucca e la festa della libertà

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Dopo la morte del signore di Lucca Castruccio Castracani, avvenuta il 3 settembre 1328, Lucca passò di possesso dalle mani di una signoria italiana all’altra, sino a cadere nuovamente nel 1341 sotto la tirannia di pisana retta dal doge Giovanni Dell’Agnello. Questi pose il suo presidio all’interno della fortezza dell’Augusta, possente costruzione voluta dal Castracani come punto di riferimento politico e militare all’interno della città. Il suo regime dittatoriale prosciugò ben presto sia le finanze sia la forza militare e poitica della nemica di sempre: Lucca. Grazie al contributo di mediazione politica dei fuoriusciti lucchesi e garzie sopratutto ad un riscatto della astronomica cifra di centomila fiorni d’oro, l’imperatore Carlo IV di Boemia (quello del famoso “ponte di Carlo” a Praga per intenderci) intervenne a favore della città. Sceso con le sue truppe in Italia affrancò la città dal dominioo pisano...

Potere delle immagini, immagini del potere a Lucca

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Si terrà la sera del prossimo 19 Aprile presso la casermetta san paolino, sede del C.I.S.C.U. (centro internazionale studi cerchia urbane) una iteressante conferenza tenuta dal professor Romano Silva. Il tema trattato è fra i più interessanti:le immagini del potere imperiale a Lucca. Lo spunto è tratto dal libro al quale ha partecipato lo stesso Silva: il potere delle immagini, immagini del potere. Libro che edito in tre lingue ha riscosso un notevole consenso di pubblico e di critica tanto da vincere nle 2008 l’unico premio europeo in palio per questo genere di pubblicazioni storiche. Lucca, come noto, dal fatidico anno 1314, entrerà sotto l’influenza diretta o indiretta imperiale, e proprio grazie a questa sempre più stretta relazione e dipendenza riuscirà a conservare la sua indipendenza sino al 1799. In questo arco di tempo le tracce visive, iconografiche, di questo particolare...

I “frati” a Lucca sono buoni con sopra lo zucchero !

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Si avvicina una festa religiosa ? Ecco i “frati” che escono  caldi, caldi non dai loro conventi ma dalla pentola. Non mi riferisco infatti alle congregazioni religiose che un tempo numerose a Lucca contavano centinaia di adepti con la chierica in testa. Con l’acquolina alla bocca penso invece al gustoso bombolone che viene fritto e inzuccherato da generazioni nella piazza San Michele di Lucca per la gioia di grandi e piccini dalla ditta Nelli. Perchè si chiama frate ? Questo bombolone ha un buco al centro come la chierica dei frati appunto, e visto che a Lucca i Santi non mancano ma i religiosi ormai si vedono di rado, in mancanza di quest’ultimi sono rimasti i “frati” dolci. In verità mi dicono alcuni che sono chiamati così anche a Livorno e a Pisa, ma io li mangio solo a Lucca, dei bomboloni degli...

Le Mura di Lucca

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Non so neanche come cominciare a descrivere le “mie mura”. E si, perchè ogni lucchese ha un rapporto speciale ed intimo verso questo incredibile monumento col quale devi fare i conti tutte le volte che entri o pensi a Lucca. Le mura sono una struttura difensiva lunga più di quattro chilometri con terrapieno largo 30 metri di base dotato di una “incamiciatura” in laterizio con undici baluardi forniti di cannoniere. Costruite in più di 150 anni con enorme spesa pubblica dall’antica repubblica lucchese negli anni a cavallo fra il XVI e XVII secolo, non sono mai servite al loro scopo: la guerra. Una cattedrale nel deserto paragonabile all’avamposto di Buzzatiana memoria “Il deserto dei tartari” dove il nemico non arrivò mai. Inutile quindi nella concezione di una mentalità bellica, ma insostituibile per le generazioni successive come polmone, limite di paragone, incredibile giardino pensile, parco giochi, area...

La falconeria a Lucca

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Se c’è una cosa che mi fa star male, è vedere maltrattare oltre le persone ovviamente , gli animali. Tuttavia comprendo quanto sia insito nella natura umana quell’istinto che chiamiamo caccia. Oggi praticata come sport e un tempo invece considerata una vera e propria arte neccessaria a procacciarsi proteine e calorie. Sino all’avvento delle armi da fuoco anche nelle campagne lucchesi i metodi di caccia erano legati alle trappole e alle armi da lancio o da taglio. I nobili signori medioevali,  a Lucca come nel resto d’Europa, si distinguevano nel praticare la caccia con il falcone. Una caccia per pochi di alto rango e di difficile esecuzione. Non si trattava infatti di esprimere doti di forza fisica o di abilità nella precisione del lancio di freccie, piuttosto quella di creare un particolare affiatamento fra il falco ed il falconiere con ore e ore di addestramento.  Il più...

Lucca in bicicletta.

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Cosa sarebbe Lucca senza le biciclette ? Forse, più o meno, come Venezia senza le gondole. Chiunque passi il perimetro dei quattro chilometri delle mura alberate che circondano il centro storico non si rilassi troppo non vedendo alcun caos generato dalle automobili. E’ vero, il centro di Lucca è un enorme isola priva di auto, ma se per caso ci si mette a camminare d’istinto al centro della strada, non passa un minuto senza vedere una bici sfrecciare a lato o un vecchietto arzillo che comincia a scampanellare. I lucchesi sono pazienti e gentili (per due secondi!) ma se non si vogliono imparare al volo coloriti modi dire locali, è meglio scansarsi alla svelta. Che paradosso per la città dove è stato inventato il motore a scoppio! Meglio così; un pò di motvimento fa bene a tutti. I noleggi cicli ormai non mancano. Da quando noi della Turislucca fummo i...

Non c’è futuro senza storia

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Il titolo di queste poche righe che vado a scrivere, è una citazione non mia e già da tempo consolidata, sopratutto nel campo culturale in Italia. Tuttavia non guasta ricordarla soprattutto quando si assiste a scempi urbanistici a discapito delle città d’arte o ancor di più di paesaggi agrari o naturalistici di inestimabile valore per la collettività. Devo dire però che fortunatamente vi sono delle eccezioni a pareggiare la bilancia di quanto avevo scritto nel sarcastico articolo “La Lucca del futuro”. Mi riferisco al notevole sforzo fatto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la quale, con lungimiranza, ha dotato la città di Lucca non solo di un importante istituzione  quale l’università di alti studi IMT, ma per questa e per la città ha restaurato con coraggio e capacità molte strutture un tempo legate al clero: Il complesso del monastero di...

La Lucca del futuro

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Mi è capitato in questi giorni di leggere sui quotidiani locali una domanda ricorrente: quale sarà la Lucca del futuro? Poi ho letto che chi aveva posto il quesito intendeva discutere di uno spazio temporale rivolto al futuro di circa 20 anni. Cosa sono 20 anni dal punto di vista di una guida turistica italiana ? Poco o quasi niente ! Un granello di sabbia nel deserto, se comparato ai millenni di storia del nostro paese e della nostra città. Allora mi chiedo invece: cosa dovrebbe mostrare di Lucca una guida turistica locale dell’AGT nel 3000 ? Ridendo ce lo siamo chiesto fra colleghi e amici durante una piacevole cena conviviale. Tuttavia ora non mi viene molto da ridere perchè, pensandoci, non riesco a mettere insieme una lista di luoghi o edifici o monumenti che si possa definire decente. Per prima cosa,...

Mattinata pisana

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Una bella giornata di sole primaverile. Parcheggio la mia auto nell’ampio piazzale dove decine di bus turistici sono obbligati a fermarsi per vomitare fuori turisti di ogni razza e idioma. Siamo a Pisa, o meglio nel parcheggio scambiatore alla periferia nord di Pisa. Il cupolone del battistero e la torre pendente emergono dai casermoni a poco meno di un chilometro. Devo dire che sono ben disposto a dispensare sapienza di guida turistica ad uno dei numerosi gruppi di studenti che vengono ad ammirare una delle più incredibili piazze del mondo ( ma in fondo, come tutti, hanno in mente solo una torre mal costruita ). I simpatici addetti alla riscossione della “gabella comunale ” per l’accesso dei bus turistici (il termine moderno è check point euro 60) sorridono e si muovono scattanti verso i bus multicolori che arrivano uno...