MI è già capitato di scrivere un articolo, in verità ironico, sulla Lucca del futuro. Tuttavia devo oggi costatare seriamente che, per un incredibile mix di circostanze forse casuali, all’interno della cerchia di mura cittadine e più precisamente nella zona est al di là dei limiti “turistici dell’anfiteatro, Duomo, piazza San Michele e Chiesa di San Frediano, si sta attuando una incredibile modernizzazione delle attività culturali. Negli ultimi anni sono nati infatti nuovi spazi di aggregazione, sopratutto per giovani, quali in ordine di tempo il restauro e l’utilizzo come aule di studio e di postazione per computers del chiostro dei serviti oggi detto Agorà, poi il parziale restauro del palazzo Guinigi dove si tiene annualmente la fantastica mostra del Lucca Digital photo Festival, il restauro completato del chostro di San Micheletto in via Elisa e l’utilizzo di questo sia come sede del centro studi ed esposizione per l’arte Ragghianti che come sede dell’università Industrial marketing and tecnology, il Campus della stessa IMT la Stecca presso l’ex convento dei francescani, ed ultimo in ordine di tempo il Museo di arte contemporanea di palazzo Boccella presso la Madonna dello stellare. Cosa centrano questi luoghi con un il turismo? Centrano eccome ! Si pensi solamente agli itinerari innovativi che possiamo concretizzare collegado questi luoghi con un tema che potrebbe essere Lucca fra passato, presente e futuro mostrando finalmente il volto di una Lucca rivolta al futuro e non solo al passato. Per quanto mi riguarda ho già portato con successo molti piccoli gruppi familiari e studenteschi americani a visitare alcuni di questi luoghi proprio conquesto tema di fondo. La mia atenzione oggi però va sopratutto sul L.U.cc.A, il museo di arte contemporanea, con il quale certamente avremo modo di collaborare. E’ una struttura nuovissima ed iper tecnologica legata comunque con un buon mix alla struttura cinquecentesca. Oltre all’ambiente ciò che interessa sono i contenuti. Il museo infatti si ripropone di cambiare le esposizioni tema delle mostre ogni tre mesi, così da creare un continuo e dinamico interesse verso questa nuova realtà. Vedremo, ma io ho fiducia.
Gabriele