Ogni giorno, nella bella stagione, da ormai tanti anni, accompagno gruppi di turisti e piccole famiglie in visita al centro storico di Lucca. Credo che i miei commenti e ciò che racconto, quasi come un vecchio cantastorie, siano utili all’apprezzamento di ciò che illustro. Tuttavia è la città antica con le sue strade strette e i suoi muri che mostrano le varie stratificazioni succedutesi nei secoli che più sorprendono il visitatore attento. Colgono i tratti di una città che sembra immutata nel tempo. È qui che la conoscenza di uno studioso o di una guida locale può invece cogliere grazie ai segni lasciati dal tempo sui muri o grazie alle testimonianze iconografiche di alcuni rari documenti come la città, anche in tempi relativamente più recenti, abbia cambiato “pelle”.
A conferma di ciò vorrei mostrare alcune fotografie che provengono da lastre , che ho trovato in cantina in alcune scatole che appartengono a mio padre.
Alcune di queste sono note perché credo già edite nel libro dell’architetto Gilberto Bedini, “Lucca spazio e tempo dall’800 ad oggi“,
Il loro fascino credo sia indiscutibile. Vi si possono ancora cogliere dettagli di una vita quotidiana che è assolutamente cambiata ai giorni d’oggi. Fa discutere sui quotidiani odierni il repentino cambiamento della tipologia di vendita al dettaglio e del tipo di negozi che stanno chiudendo e aprendo nel centro storico. Le catene delle multinazionali stanno omologando molte vie del salotto buono della città. È forse un processo inarrestabile. Le fotografie tuttavia colgono e fissano le immagini degli antichi negozi e attività commerciali della Lucca dei primi del novecento. Noteremo che anche allora è avvenuto un “turnover“.
Basta mostrare dettagli presi in angoli diversi della piazza Napoleone. La prima fotografia che voglio mostrare oltre ad inquadrare nell’angolo lo storico caffè Savoia trasformato negli anni sessanta in negozio d’abbigliamento, mostra sulla destra un altro antico negozio di abbigliamento o sartoria dove oggi si trova l’altrettanto ormai per noi storico caffè Ninci.
Sembra quindi che via sia stato un incredibile ribaltamento delle medesime attività commerciali nei medesimi luoghi ! Le foto lo dimostrano.
Altra situazione simile nell’angolo con via beccheria. Questa volta si nota sulla destra in basso un giornalaio che viene ad essere pubblicizzato con l’insegna “Agenzia Giornalistica” . Oggi quel palazzo è stato distrutto per far posto al tanto discusso palazzo Ina. Più o meno li, dove prima cera il giornalaio, ora c’è una agenzia immobiliare. E il giornalaio? Si è spostato sul lato sinistro rispetto alla via beccheria. Le drogherie si sono trasformate in localini per il consumo di alimenti di vario genere. Oggi nessuno più (se non in rari casi e per puro divertimento non per necessità) confeziona con le proprie mani, le olive in salamoia con le sapienti dose di una drogheria locale. Sono rimaste le insegne ma è cambiata l’attività.
Altro discorso invece per le facciate dipinte ed affrescate o per le marginette devozionali ai lati delle strade. Esempi di arte laica le prime e devozionale le altre che meriterebbero di essere ulteriormente studiate, descritte e in molti casi restaurate.
Ma questo è un altro capitolo che vorrei toccare e mostrarvi nel prossimo mio intervento scritto.
Bellissimo articolo. Le vecchie foto sono commoventi. Grazie.
Grazie isabella. Gabriele
GRAZIE
Fortunato chi possiede le foto antiche di lucca citta stupenda è fortunato chi ne sa la storia o chi ha nonni che raccontano tempi passati starei ora ad ascoltare. Sarei affascinata. Sono sempre in citta a lucca ma non ricordo piu com era quando ero ragazzetta è andavo in citta peccato!!!!