Bastano pochissimi minuti di salita per arrivare alla rocca sopra Pietrasanta, pochi minuti a piedi per trovarsi davanti ad uno splendido paesaggio che va dalla costa ligure a tutta la Versilia.
Grande è lo stupore di fronte all’ imponenza della fortificazione quanto grande è la rabbia che sale a vedere il suo stato di abbandono.
ll bel palazzo Guinigi, al suo interno, è ormai ridotto ad un rudere, i solai crollati, il tetto che sta cedendo e i rovi che ricoprono un pò tutto.
Eppure la rocca mostra ancora tutto il suo perimetro, si leggono i passaggi per i cavalli, la corte interna, le tracce delle torri, le feritoie, il castelletto sopra la porta principale e alcuni stemmi in marmo sopra gli archi, c’è ancora il pozzo e addirittura si intravedono gli ingressi dei corridoi utilizzati come vie di fuga in caso di attacco nemico. Tante storie e suggestioni evoca una fortezza del genere sebbene così malamente abbandonata.
Ora non voglio fare la classica polemica contro le amministrazioni comunali, avendo ben chiaro le innumerevoli difficoltà economiche che hanno di questi tempi, ma quello che stride è vedere tanta ricchezza abbandonata al degrado proprio in una cittadina che ha fatto dell’arte il suo marchio di qualità. Una cittadina con un’altissima inclinazione turistica e che potrebbe trasformare la rocca in un grande spazio per concerti estivi ed esposizioni d’arte, in un connubio perfetto tra storia antica e arte moderna.
Lo so che scrivere è facile mentre trovare finanziamenti per una grande opera di restauro lo è di meno, ma non credete che possa passare anche da queste cose la rinascita del nostro paese malconcio?
Non potrebbe essere il nostro patrimonio artistico a rilanciare l’edilizia e di conseguenza incrementare il turismo? Restaurare il nostro patrimonio per conservare la nostra cultura e trasformarlo in un processo artistico nuovo, non in musei morti o uffici pubblici ma spazi da vivere e condividere. Sarò eccessivamente idealista e visionario, ma certo è che senza “visione” oggi il vicolo è sempre più buio.