E’ andata bene! Chi ieri ha potuto e voluto vedere il programma televisivo che avevo indicato qualche giorno fa su questo stesso blog, spero abbia scoperto qualcosa di nuovo su alcune emergenze artistiche di Lucca.
Mi sono visto e sentito. Inutile dire che, visivamente parlando, l’intervistatrice al mio fianco mi dava 100 punti di distacco. Tuttavia mi auguro che i contenuti siano stati interessanti. In particolare mi riferisco a ciò che ho voluto ostinatamente far vedere a tutti i costi: la Basilica di San Frediano. Un vero gioiello e a sua volta contenitore di straordinari gielli artistici. L’ancona della Assunta, opera di lignea del ‘500 del lucchese Masseo Civitali è stato poi per il grande pubblico amante dell’arte una new entry.
Consiglio a tutti i turisti in visita di dargli un occhiatina. E un esempio unico di arti applicate quali l’intaglio, la pittura e il design di moda.
Qui si può ammirare, nelle innumerevoli varianti delle decorazioni ad oro e lacca dei vestiti che ornano santi ed angeli adoranti la Vergine assunta, un vero e proprio campionario di stoffe in seta lucchesi dell’epoca. Vedere per credere!
Le sorprese in questa chiesa di S. Frediano non finiscono qui. La prossima volta, se mi daranno la possibilità, vorrò presentare una vera e propria star della fine del 1400. Una delle più affascinanti e sensuali fanciulle di legno che abbia mai conosciuto. Mi riferisco alla Vergine anunciata di Matteo civitali, Zio di Masseo.
Alla prossima.
G.
Complimenti Prof. Calabrese, eri te che davi 100 punti distacco all’intervistatrice e non viceversa, chapeau! Avevo letto sulla stampa di quella trasmissione, ma l’ho vista solo grazie al tuo link sul blog.
Qualche postilla:
1 Mi è molto piaciuto il paragone dell’Anfiteatro con il pentagramma, con le note più alte e più basse, non ci avevo mai pensato…
2 Il dettaglio iper-realistico dell’insetto che rotola la pietruzza nella tavola di San Michele non l’avevo mai notato (e dire che ho passato molto tempo con Filippino Lippi ai tempi della mostra “Matteo Civitali e il suo tempo”quando facevo il “guardiano” a Villa Guinigi!)
3 Mi ha colpito anche la lettura della Dormitio Virginis di Masseo (altra opera che si trovava alla mostra succitata) come catalogo delle sete lucchesi.
Proprio vero che il grande pregio delle guide, soprattutto di quelle più valide, è di “aprire gli occhi” e far vedere sul serio. Penso che chi non ha ancora visitato Lucca e ha visto la trasmissione sia stato molto incuriosito…
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