Turismo in Toscana: l’eco del battistero di Pisa
Esistono molte tradizioni legate al turismo in visita ad una città. Molte di queste sono scaramantiche. Si pensi, solo per citarne alcune, alla enorme quantità di danaro gettata negli ultimi sessanta anni nella fontana di Trevi a Roma, lo sfregamento del muso del porcellino nel mercato nuovo a Firenze, il bacio alla fidanzata sul ponte di rialto a Venezia. Pisa credo però le batte tutte. Nel ristretto spazio di un unica piazza, senza contare i riti scaramantici degli studenti dell’ateneo pisano, ne annovera almeno tre: Lo sfregamento di una luceretola sulla porta bronzea seicentesca dell’ingresso principale della cattedrale, la interminabile conta dei forellini da parte degli innamorati che si dicono lasciati dagli artigli di lucifero su di una pietra di recupero posta sul fianco sinistro della cattedrale, ed infine il “sublime” rito della eco all’interno dell’antico battistero. Fra i tre, l’ultimo è sicuramente quello...