Turislucca

Una storia romantica

Comincia con queste righe una storia che racconterò in tre puntate, più o meno seguendo le coordinate dei tempi e dei luoghi che l’hanno vista svilupparsi.
“C’era una volta un principe che viveva in un regno freddo e lontano. Dopo aver combattuto molte guerre dure e vittoriose, volle infine volgere i suoi interessi non all’odio ne alla sofferenza, ma alla bellezza e alla conoscenza. Partì quindi dal suo regno per visitare terre più calde e più miti e vi trovò…l’amore” La nostra storia potrebbe cominciare con questi toni sdolcinati e forse è proprio così che è cominciata.
Il principe azzurro in questione era Federico IV di Danimarca e Norvegia. In vista delle guerre del nord che gli valsero poi l’annessione della Norvegia, il giovane principe, personalità brillante, colta ed estroversa, decise di intraprendere prima un viaggio che aveva come meta l’Italia.
Correva l’anno 1698. Dopo un lungo viaggio attraversando l’Europa intera, il principe, non si capisce bene il perchè ed il percome (cercherò documenti in merito), volle fermarsi proprio nella piccola Repubblica di Lucca. Una Repubblica che veniva detta già a quel tempo “nana”, non per le dimensioni dei suoi abitanti, che non erano certo quelli di Lilliput, ma bensì per le ristrettezze dei suoi confini, così com’erano circondati da ogni parte da quelli estensi e fiorentini. Una cosa poteva vantare però la piccola e pacifica repubblica toscana sin dall’antichità: una capacità di relazioni internazionali di primissimo piano intessute da ambasciatori con grandi doti diplomatiche. Eredità ricevuta grazie alle colonie mercantili lucchesi di tempi ormi lontani, ma che avevano lasciato un segno duraturo nei suoi dirigenti nel saper mediare e convincere. E’ forse grazie a queste relazioni che il principe volle fermarsi a Lucca.
Nonostante la fama di “parsimoniosi” da sempre attribuita ai lucchesi, narrano le cronache che il governo della piccola capitale, come era uso fare in simili occasioni, non badò a spese per ben ingraziarsi i favori di un personaggio di tale rango. Fu cosi che si allestirono sontuosi banchetti nei più prestigiosi palazzi cittadini da poco restaurati. Palazzo Mansi fu il luogo dove soggiornò a spese dello stato. Gli intrattenitori incaricati dalla repubblica lucchese, lo favorirono in ogni circostanza facendogli trascorrere un soggiorno indimenticabile ma ciò che lo rese unico fu…. la freccia di cupido. Si narra che durante una splendida festa a casa Controni, nei giardini del palazzo il principe incontrasse lo sguardo di una bella dama lucchese: Maddalena Trenta. Il principe se ne innamorò subito perdutamente e questa lo ricambiò accompagnandolo per il resto della sua permanenza il lucchesia. Molti altri furono i ricevimenti e fra questi va segnalato lo spettacolo che si allestì nel nuovissimo teatrino di corte della villa Santini a camigliano. Il principe alla fine parti per il suo regno del nord, ripromettendosi una volta re di tornare dal suo amore lucchese. Continua…
Gabri

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